Avevo 12 e un po’, era estate. Da che mi ricordo, era il
primo viaggio serio che facevo…Parigi!
Quel giorno – indimenticabile, era il 14 luglio, la presa
della bastiglia – i miei mi portano a Eurodisney, non so se fossi felice o meno
perché io sono sempre stata una fifona, soprattutto per le giostre. Vabbè,
andiamo: tra il terrorizzato e il felice giro tra pupazzi e giostre (quelle
poco pericolose). A un certo punto i miei decidono che dobbiamo assolutamente
andare a fare l’ultima giostra arrivata, la più fica, la più pericolosa! Una
specie di montagna russa al chiuso con tre giri della morte di qua, tre giri
della morte di là! Insomma, immagina quanto ci volevo andare!
Mentre stiamo in fila e non so che inventarmi per evitare
quella disgrazia (di cui sicuramente saremo morti tutti) inizia a venirmi un
mal di pancia forte e penetrante, nella parte bassa della pancia…e mi dico:
ammazza! Vedi come è efficace la paura! Dopo un po’, tra la fila di ore che si
prospettava e il mal di pancia, riesco a convincere i miei che non ne vale la
pena.
A quel punto vado al bagno, pensando al cagotto e ho la tua
stessa idea: me la sono fatta addosso e non me ne sono accorta! Che paura, che
ansia, che vergogna! Vado da mia madre, che intuisce cosa sia successo, ma io
sono più testarda della sua esperienza, non mi convinco se non ore dopo!
Alla fine della giornata (non so come abbia fatto nel
frattempo: carta igienica? Mamma aveva un assorbente in borsa? Tutto rimosso!),
torniamo a Parigi, andiamo in farmacia a comprare il moment (che da allora non
mi ha mai abbandonato) e gli assorbenti. Mia mamma, che non s’è mai tenuta un
cecio, dice alla farmacista, nel suo francese un po’ così, che sono le mie
prime mestruazioni. E lei risponde: “ahhh, souvenir de Paris!”. Avrei voluto
ucciderla, no, in realtà avrei voluto uccidere tutte e due.
Era un misto di emozioni: all’inizio proprio non capivo cosa
c’era da essere felici – mia madre, mio padre davanti al quale ho provato così
tanto imbarazzo – poi nei mesi ho iniziato a sentirmi grande, avevo una
esperienza da grande da raccontare… (poi facciamo una sezione dell’evoluzione
della percezione e delle sensazioni legate alle mestruazioni)
Per raccontarmi le vostre storie: ritentasaraipiufortunato@outlook.it
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