Eccomi. Non ricordo se fosse la prima o la seconda
media. Sapevo che prima o poi mi sarebbe capitato, ma preferivo ignorare
la questione anche perché fra le mie amiche era un tabù e alle poche
sventurate a cui si erano "sporcati i pantaloni" era toccata la vergogna
sociale. Non ho avuto nessuna avvisaglia. Una sera prima di cena sono
andata in bagno e ho fatto la scoperta. Ho chiamato mia mamma e con
grave imbarazzo le ho chiesto se "magari le mutande si fossero macchiate
col bucato". Ahimè no. Mia mamma mi ha spiegato come usare
l'assorbente, ha osservato che aveva fatto bene a comprarmi un po' di
biancheria più carina e colorata e poi mi ha chiesto se volevo dirlo io a
mio padre o se preferivo ci pensasse lei. Il giorno dopo mi ha portato a
comprare un orso di peluches che conservo ancora. Di lì in poi è stato
un percorso lungo e travagliato con un ciclo nevrotico ed indisponente. Il
tutto fino alla scoperta della pillola.
Per raccontarmi le vostre storie: ritentasaraipiufortunato@outlook.it
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