La Gelmini è proprio fica. E prende sul serio il suo lavoro di distruttricedellascuolaedelluniversitàpubblica.
Lo prende talmente sul serio che lei sul periodo di maternità ci sputa su, può farne tranquillamente a meno.
Lei non è come quelle donne mosce e scansafatiche che non vedono l'ora di restare incinte e partorire per restarsene qualche mese in casa a fare un cazzo. Anzi!
Lei si fa portare a casa le carte da firmare, signore mie!
Con una mano cambia pannolini e con l'altra firma licenziamenti di massa.
Mentre quelle debosciate litigano con poppate e carrozzine, lei s'è fatta fare un ufficio in casa, con tanto di pc e fax (pagati da me, quindi almeno un grazie avrebbe potuto dirmelo).
Dice che le donne che restano a casa durante la maternità (roba di statuto dei lavoratori, mi pare) sono delle privilegiate e che tutte dovrebbero tornare al lavoro, ovviamente senza trascurare i figli.
No, non mi lascio trascinare dalla foga retorica, quindi non dirò che magari se il tuo lavoro è pulire i cessi delle stazioni la faccenda è un po' più complicata.
Non lo farò.
Preferisco immaginare Mariastella e la sua pupetta.
«Io voglio un tetto per ogni famiglia, del pane per ogni bocca, educazione per ogni cuore, luce per ogni intelligenza» (Bartolomeo Vanzetti) E' piuttosto ovvio che questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7-3-2001 (ma davvero tocca scriverlo?)
martedì 4 maggio 2010
La normalità secondo Mariastella
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ma si potrà mai commentare un articolo del genere ?!?!?
RispondiEliminaBe', su questo blog si possono dire le parolacce.Sono commenti anche quelle.
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