Il primo comunicato ufficiale di Raggi è ospitato sul blog di Grillo (ma pensa...).
Interessante la scelta delle parole usata da una che -a ragione- sottolinea il suo essere la prima sindaca (anche se lei dice "sindaco donna") di Roma.
Una nuova era per Roma
di Virginia Raggi, sindaco MoVimento 5 Stelle di RomaPrima di tutto vorrei ringraziare tutti i cittadini romani che mi hanno voluto affidare questo importante compito e voglio complimentarmi con i consiglieri eletti, a cui auguro buon lavoro, con i non eletti e con gli attivisti che hanno speso risorse ed energie in questa campagna elettorale.La prima cosa che sento di dire, che mi viene dal profondo, è che finalmente anche Roma avrà un sindaco donna. In un momento storico in cui le pari opportunità sono ancora una chimera considero questa una notizia dal valore straordinario. Il primo segno del profondo cambiamento che stiamo portando in questo Paese.Perché se la Capitale d'Italia avrà per la prima volta nella sua storia un sindaco donna, questo lo si deve al M5S. Lo si deve a Beppe Grilo e Gianroberto Casaleggio.Sarò il sindaco di tutti, sia chiaro, anche di coloro che non mi hanno sostenuto in questa tornata elettorale.Lavoreremo per riportare legalità e trasparenza in questa città dopo anni di malgoverno e dopo Mafia Capitale. Lavoreremo per ridare a Roma la bellezza e la dignità che merita. Oggi si apre una nuova era.Infine, non potrei non accennare ai 4 mesi di campagna in cui qualcuno ci ha praticamente fatto una "guerra" senza precedenti. Il punto è che non sono riusciti a fermarci. Segno che siamo più forti e che i romani, soprattutto, sono più forti.Ma al di là dei toni aspri e degli attacchi che ho ricevuto, mi auguro che d'ora in avanti si possa aprire una nuova fase, più costruttiva, attraverso un dibattito onesto con le altre forze politiche centrato sui reali problemi dei cittadini. Roma ha bisogno di questo.E' venuto il tempo di lavorare dopo anni di malgoverno. Le cose da fare sono tante e noi siamo pronti!
E le donne?
Quelle con le ascelle più o meno depilate che dovrebbero festeggiare felici perché una di loro è in Campidoglio?
Proprio non ce la facciamo ad usare un linguaggio inclusivo, eh?
E dire che basterebbe così poco.
È una presa di posizione la mia, lo so.
Mi incarto continuamente sulle questioni di principio, ma da chi dice che sarà "il sindaco di tutti", io non posso sentirmi rappresentata.
Se mi cancella dal suo primo comunicato ufficiale, dopo avermi cancellata dalla campagna elettorale, non mi aspetto niente.
Perché per alcune e alcuni è tanto difficile nominare le donne?