«Ma come, tu, femminista, sei favorevole all'utero in afftitto?»
Ogni volta che mi pongono questa domanda mi viene in mente una cosa che diceva sempre mia madre quando si parlava di aborto:
«Io non sono favorevole all'aborto. Io sono favorevole ad una legge che tuteli le donne che vogliono abortire.»
«Io non sono favorevole all'aborto. Io sono favorevole ad una legge che tuteli le donne che vogliono abortire.»
Ecco, io non sono "favorevole alla surrogacy" (chiamarla "utero in affitto" è di per sé dispregiativo, quindi sarebbe bene cominciare chiamando le cose col loro nome, se non altro per evitare giudizi a priori): io sono casomai favorevole ad una legge che tuteli le donne che decidono di portare avanti una gravidanza per conto di altre, le persone che cresceranno il frutto di quella gestazione e chi da quella gestazione eventualmente nascerà.
Ovunque.
Sempre.
Sempre.
"Vietare", chiedere "moratorie" per "mettere al bando globalmente" una pratica che esiste in una larga parte del mondo e che in diversi paesi è regolamentata da decenni è abbastanza ridicolo e strumentale. E inutile.
Ve lo immaginate Trudeau leggere che Amendola, Tognazzi, Comencini, le Orsoline, i preti, Gasparri e qualche femminista vogliono abrogare una legge del suo Stato?
Ve lo immaginate Trudeau leggere che Amendola, Tognazzi, Comencini, le Orsoline, i preti, Gasparri e qualche femminista vogliono abrogare una legge del suo Stato?
Su, siamo serie.
Vietare la GPA, addirittura pretendere di bandirla dall'intero globo terracqueo - a me pare ovvio, ma magari sbaglio - porterebbe esattamente a ciò che (giustamente!) le SNOQ-Libere e tutte le persone con un minimo di sale in zucca vogliono evitare sempre e comunque: sfruttamento, profitto, abuso, mercato nero.
Cose che sappiamo benissimo esistono in larga parte dei paesi più poveri.
Ed è proprio a questo punto che per farmi sentire una specie di mostro orrendo con velleità più o meno naziste, mi si pone l'esempio di quanto accade in India.
È un fatto che in India le donne non sempre "scelgono" di gestare e partorire figli/e per altre/i e che debbano vivere un vero e proprio incubo per due spicci schifosi.
Ed è chiaro come non poche persone se ne freghino della situazione di sfruttamento e -di fatto- di schiavitù di quelle donne pur di avere un/a figlio/a.
Mi chiedo sommessamente e umilmente se "vietarlo" cambierebbe qualcosa.
O se, invece, quelle stesse donne continuerebbero ad essere sfruttate, con una fioritura del "mercato nero" tanto più florida quanto più esteso il divieto.
O se, invece, quelle stesse donne continuerebbero ad essere sfruttate, con una fioritura del "mercato nero" tanto più florida quanto più esteso il divieto.
E se chi ha soldi da spendere, ma non abbastanza per andare in USA o Canada, continuerà a sfruttare i loro corpi e le loro vite.
Un po' come con l'erba.
Qui è illegale. La gente si fa le canne. Le mafie gongolano e contano i soldi. I poracci sono sfruttati, i ricchi se la spassano, gli zozzi godono.
Qui è illegale. La gente si fa le canne. Le mafie gongolano e contano i soldi. I poracci sono sfruttati, i ricchi se la spassano, gli zozzi godono.
O magari con l'aborto.
Se non sbaglio quando era illegale si abortiva ugualmente.
Spesso si moriva e se ti beccavano andavi in galera.
Se non sbaglio quando era illegale si abortiva ugualmente.
Spesso si moriva e se ti beccavano andavi in galera.
Poi si è pensato che forse sarebbe stato meglio avere una legge che regolamentasse una pratica più che presente ovunque e che tutelasse, in primo luogo, le donne.
Questo è il punto che mi sfugge completamente di tutta la polemica.
Davvero l'idea di regolamentare e legiferare proprio per prevenire e combattere ogni forma di abuso non è nemmeno da prendere in considerazione?
Davvero è meglio dare delle naziste o delle poverette alle persone che non possono avere figli e invece ne vorrebbero e magari hanno preso in considerazione anche la surrogata?
Davvero siete così preparate/i sull'argomento da poter dare lezioni a tutte e tutti senza porvi nemmeno una domanda?
Davvero siete così preparate/i sull'argomento da poter dare lezioni a tutte e tutti senza porvi nemmeno una domanda?
Davvero le vostre coscienze sono così pure da permettervi di giudicare con tanta sufficienza e violenza chi non la pensa come voi?
La sola cosa che mi è chiara in tutta questa storia, dall'appello per la moratoria alle (troppe) discussioni cui ho partecipato, è che c'è un'enorme confusione, parecchia ipocrisia e pochissima conoscenza dell'argomento e di ciò che c'è intorno, come quando si risponde che "basta adottare", tanto "gli orfanotrofi sono pieni", o che se non vivi bene il tuo essere sterile faresti meglio a spararti perché evidentemente non hai una vita piena e felice.
Continuo a pensare che fingere che qualcosa non esista o che riguardi solo qualche ricca coppia gay (perché solo di quello si finisce col parlare e molto, molto poco delle altre persone o coppie) e rifiutarsi di affrontare
una discussione aperta basata sui fatti e non su pregiudizi etici che lasciano il tempo che trovano, sia sciocco e fuori dal mondo.
Io ricorrerei alla maternità surrogata, gratis o a pagamento?
No, non credo.
Io porterei mai in grembo il figlio/la figlia di qualcun altro, magari di un'amica o di una parente?
Non lo so, probabilmente no.
Ma io, con le mie esperienze, con i miei desideri, con le mie voglie, non mi arrogo il diritto di imporre un modo di vivere al resto del mondo.
Non lo so, probabilmente no.
Ma io, con le mie esperienze, con i miei desideri, con le mie voglie, non mi arrogo il diritto di imporre un modo di vivere al resto del mondo.
Sarebbe il caso che ce ne facessimo tutte e tutti una ragione.