Sta cosa del prete e della gonna lunga come fine delle violenze sessuali m'ha fatta un po' incazzare.
Quindi ho partecipato al mailbombing partito su FB.
E sono stata b r a v i s s i m a: nemmeno una bestemmia, per quanto la contestualizzazione sarebbe stata facilissima e inattaccabile.
Caro don Cecere,
ho letto una sua dichiarazione riguardo l'ordinanza per il decoro del sindaco Bobbio.
Secondo quanto riportato su diversi quotidiani on line, lei avrebbe detto "Trovo sia una decisione giusta. In questo modo si contrasta anche il dilagare delle molestie sessuali”.
Sa, don Cecere, spesso noi donne siamo molestate anche quando andiamo in giro in tuta, o con il cappotto. Anche quando siamo senza trucco, spettinate e coi vestiti non stirati. Sa che poi la maggior parte delle violenze sessuali avvengono in famiglia? Crede che avrebbe senso dire alle donne di indossare una biancheria intima più casta per evitare di essere stuprate dal proprio marito? O dire alle adolescenti di non mettere il rossetto per non provocare i loro padri?
Come donna non sono solo molto offesa dalle sue parole, io ne sono terrorizzata.
Questa frase lascerebbe intendere che dietro una molestia sessuale ci sia una provocazione da parte della donna.
Vede, dire con tanta leggerezza che "in questo modo si contrasta il dilagare delle molestie sessuali" è di fatto fornire un alibi agli aggressori e rendersi complici di ogni violenza.
Forse, don Cecere, lei non sa che la prima scusa dello stupratore è "ma lei ci stava, se l'è cercata, andava in giro mezza nuda". Gettare fango sulla moralità della vittima è la prima mossa. Delegittimarla, insinuare il dubbio sul suo essere "una donna per bene".
Don Cecere, la prego, si rimangi ogni singola parola e chieda scusa alle donne che sono state molestate, alle donne violentate, a quelle uccise e non dia una mano a chi quelle donne le ha stuprate, magari nascondendosi dietro una gonna troppo corta e un sorriso troppo smagliante.
Sperando che queste poche righe possano farle comprendere la gravità e la violenza delle sue parole, le porgo i miei saluti.
«Io voglio un tetto per ogni famiglia, del pane per ogni bocca, educazione per ogni cuore, luce per ogni intelligenza» (Bartolomeo Vanzetti) E' piuttosto ovvio che questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7-3-2001 (ma davvero tocca scriverlo?)
venerdì 22 ottobre 2010
Io, il prete e la minigonna.
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sei stata anche Troppo educata... complimenti...
RispondiEliminaciao,
RispondiEliminaarrivo qui dalla pagina di'mailbombing' e volevo farti i complimenti per questa lettera, hai espresso in modo civile e intenso quello che proviamo tutte noi, o almento mi auguro! facci sapere se il buon don Paolo ti risponde e se no potremmo mailbombare anche lui no?
un caro saluto
Giusy
Grazie Giusy!
RispondiEliminaIo continuo a controllare la posta, ma don Cecere non mi risponde :(
si si decisamente educata!!!
RispondiEliminaErnest
Uff, don Cecere non mi risponde.
RispondiEliminaMA su faccialibro c'è il gruppo del coro della sua chiesa...