Quando andavo al Liceo l'AIED venne a farci una specie di corso di educazione sessuale.
Certo a quell'età sapevamo tutti come si facevano i bambini e non tutti avevamo una vita sessuale (tempi bui per molti di noi, quelli), ma eravamo un'altra generazione, spesso figli di vecchi fricchettoni che ci avevano spiegato un po' tutto.
Sapevamo anche come non si fanno i bambini e con gioia avevamo ricevuto a piene mani i profilattici portati in dono. Sapevamo anche che se avessimo avuto vergogna di andare in farmacia, alla sede AIED avremmo potuto averne ancora.
La signorina ci spiegava che il solo modo per combattere l'aborto è la prevenzione.
Tipo la storia del dentifricio: prevenire è meglio che curare.
Un profilattico evita l'aborto.
Certo ci disse anche che i profilattici possono rompersi o sfilarsi e che la pillola non è sicura al 100% e da lì è partito il pippone sulla contraccezione d'emergenza e soprattutto sulla legge 194.
Ecco, mi sa che in Padania 'sto corso l'hanno fatto in pochi, visto che quei geniacci della Regione hanno pensato di dare un bonus di 250 € al mese per un anno e mezzo (4500€) alle donne che rinunciano ad abortire "pur vivendo in condizioni economiche difficili".
"Nessuna donna dovrà più abortire in Lombardia a causa delle difficoltà economiche" , ha detto Formigoni.
Certo, sarebbe anche bello fare dei corsi di educazione sessuale nelle scuole per spiegare come si possa non arrivare al punto di abortire, ma per un ciellino deve essere davvero troppo.
Ancora una volta una scelta dolorosa viene ridotta a qualcosa di puramente economico.
Che poi, siamo seri, con 4500€ in un anno e mezzo mi sa che non ci fai un granché: è solo becero populismo sul corpo delle donne. Come al solito, del resto.
Dice che in questo modo vogliono "aiutare la famiglia, la maternità e la natalità, rimuovendo il più possibile gli ostacoli, a cominciare da quelli di natura economica, che rendono più difficoltoso il fare una scelta a favore della vita".
Non un accenno, mi pare, alle donne che perdono il lavoro perché incinte, agli asili comunali che non bastano, agli affitti alle stelle, al costo della vita che non fa che salire.
Con 4500€ il ciellino medio è felice di aver salvato una vita che ancora non c'è per ben 18 mesi, poi ci pensasse la madre e tanti saluti.
«Io voglio un tetto per ogni famiglia, del pane per ogni bocca, educazione per ogni cuore, luce per ogni intelligenza» (Bartolomeo Vanzetti) E' piuttosto ovvio che questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7-3-2001 (ma davvero tocca scriverlo?)
martedì 1 giugno 2010
Un bambino costa quattromilacinquecentoeuri pagabili in comode rate.
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Ipocriti, bacchettoni e baciapile.
RispondiElimina... e quel ch'è peggio, la mamma del ciellino è sempre incinta!
RispondiEliminaPer aiutare veramente una donna in difficoltà la cifra dovrebbe avere almeno uno zero in più...Oltre al fatto che dovrebbero aiutare a trovare un lavoro alle donne, magari con corsi e sovvenzioni per aprire nidi familiari, magari pensare a come strutturare un circolo virtuoso e poi, ovviamente, l'educazione sessuale!kissesAzzurra
RispondiEliminaSi può non commentare vero? Che tristezza, che tristezza!
RispondiEliminanon si posson nemmeno leggere queste cose!Quanta ipocrisiaun salutoErnest
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