Così dice il mio amico L . e così dico pure io.
Non me ne frega niente della pacificazione e non è vero che il 25 aprile è la festa di tutti.
Il 25 aprile non è la festa di chi si allea coi fascisti. Non è la festa di chi vince le elezioni inneggiando alla caccia allo straniero. Non è la festa di chi va allo stadio in curva nord insieme a feccia fascista che fa il saluto romano.
Il 25 aprile non è una festa. E' una giornata di memoria e lotta.
Venendo nella mia piazza il 25 aprile la Polverini ci ha di fatto provocati. Ed ha avuto risposta.
Si, lo so, non è democratico impedire alla gente di parlare. Persino ai fascisti.
Ma francamente non me ne frega un cazzo.
I fascisti, sul palco del 25 aprile non possono parlare. E basta.
«Io voglio un tetto per ogni famiglia, del pane per ogni bocca, educazione per ogni cuore, luce per ogni intelligenza» (Bartolomeo Vanzetti) E' piuttosto ovvio che questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7-3-2001 (ma davvero tocca scriverlo?)
lunedì 26 aprile 2010
Io coi fascisti nun me ce pacifico
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Io direi che i fascisti, sul palco, il 25 aprile non ci devono proprio salire. E che anzi sarebbe meglio tornassero in quelle fogne da cui ultimamente sono usciti.
RispondiEliminaio trovo che sia democratico impedire ai fascisti di parlare e di esprimere qualsiasi opinione.
RispondiEliminaCara/o Arguzia,io trovo che sia vergognoso ritrovarseli tra i piedi dopo quello che, 60 anni fà, hanno combinato. Mr.B., non è da meno e certamente più fascista dei fascisti, altrimenti non si sarebbe fatto applaudire con: duce..duce...duce... Un cordiale saluto da... Masaghepensu (Ma se ci penso)
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