martedì 30 marzo 2010

Mi dichiaro prigioniera politica.



Il governo nazionale è fatto di una banda di criminali, di signorine discinte, di gente collusa con la mafia e simili.
Il comune di Roma è in mano ai fascisti.
La regione è tornata nelle mani di gente come StArace, quindi ai fascisti.

Io mi dichiaro prigioniera politica e voglio la secessione dai burini.

Vorrei anche dire due parole sul voto della provincia de L'Aquila, ma eviterò. Certo è che nessuna delle carriole del cazzo mi commuoverà mai più.

domenica 28 marzo 2010

Donne e motori gioie e dolori.


I luoghi comuni sulle donne attirano i maschi, c'è poco da fare. Prima o poi ci cascano tutti, anche gli insospettabili.
E mentre ieri auguravo brutte cose al premier per la faccenda dello
ius primae noctis, oggi bestemmio contro Massimo Fini. Che poi a me non m'è mai stato simpatico, tutt'altro.

Comunque, Fini scrive su Il Fatto Quotidiano e l'altro giorno esce questo splendido articolo dal titolo fuorviante: "Donne, guaio senza soluzione".
Non essendo in una sede del PdL o sulle pagine di Libero, lì per lì ho pensato a una cosa romantica. Tipo quelle frasi un po' trash "donne, non possiamo vivere con loro, ma moriremmo senza di loro" o qualcosa del genere. O magari a un articolo provocatorio, qualcosa che magari spiegasse perché nonostante la destra italiana sia palesemente misogina è pieno di donne che continuano a votarla.
Comincio a leggere e la quantità di stronzate mi annega.

Dunque, per Massimo Fini noi siamo una razza nemica.

"Mascherate da “sesso debole” sono quello forte. Attrezzate per partorire sono molto più robuste dell’uomo e vivono sette anni di più, anche se vanno in pensione prima. Hanno la lingua biforcuta. L’uomo è diretto, la donna trasversale. L’uomo è lineare, la donna serpentina. Per l’uomo la linea più breve per congiungere due punti è la retta, per la donna l’arabesco. Lei è insondabile, sfuggente, imprevedibile. Al suo confronto il maschio è un bambino elementare che, a parità di condizioni, lei si fa su come vuole. E se, nonostante tutto, si trova in difficoltà, allora ci sono le lacrime, eterno e impareggiabile strumento di seduzione, d’inganno e di ricatto femminile. Al primo singhiozzo bisognerebbe estrarre la pistola, invece ci si arrende senza condizioni."

"Attrezzata per partorire"? ATTREZZATA PER PARTORIRE? Ma che cazzo vuol dire? Io sono donna e non mi sento affatto "attrezzata per partorire". Cristo, ancora con questa storia della femmina incubatrice? Ancora a piagne perché io vivrò sette anni in più e andrò in pensione prima? Cazzo, 'ste cose manco al bar dei vecchi alla fine della mia via si sente più.
"Al primo singhiozzo bisognerebbe estrarre la pistola", dice. EH?! Cos'è istigazione al femminicidio o solo idiozia?

Per quanto riguarda la sessualità, poi, raggiunge l'apice:
"Sul sesso hanno fondato il loro potere mettendoci dalla parte della domanda, anche se la cosa, a ben vedere, interessa e piace molto più a lei che a lui. Il suo godimento – quando le cose funzionano – è totale, il nostro solo settoriale, al limite mentale"
Che vuol dire? Siamo al livello medievale della donna ammaliatrice che la fa vedere e porta l'uomo alla perdizione o cosa?
E quel "quando le cose funzionano" che è, la solita storia per cui se non godo è perché sono frigida e non perché magari il tipo con cui trombo non è capace?

Ed ecco spiegati anni di lotte per i diritti e la liberazione della Donna: "...per lei nessuna regola, nessun principio può valere più di un istinto vitale. E quindi totalmente inaffidabile. Per questo, per secoli o millenni, l’uomo ha cercato di irreggimentarla, di circoscriverla, di limitarla, perché nessuna società regolata può basarsi sul caso femminile. Ma adesso che si sono finalmente “liberate” sono diventate davvero insopportabili."

Millenni di repressione maschile, i roghi, gli stupri "curativi", quelli "purificatori" e via discorrendo sono tentativi di irregimentarci perché siamo inaffidabili, baccanali e orgiastiche?
E' uno scherzo, spero. Sarà una provocazione, senza dubbio. Perché altrimenti siamo davvero a un livello quasi patologico. Questo deve avere serissimi problemi con le donne. Ma da anni, eh.

"Han perso, per qualche carrieruccia da segretaria, ogni femminilità, ogni dolcezza, ogni istinto materno nei confronti del marito o compagno che sia, e spesso anche dei figli quando si degnano ancora di farli. Stan lì a “chiagne” ogni momento sulla loro condizione di inferiorità e sono piene zeppe di privilegi, a cominciare dal diritto di famiglia dove, nel 95% dei casi di separazione, si tengono figli e casa, mentre il marito è l’unico soggetto che può essere sbattuto da un giorno all’altro sulla strada. "

Ecco, appunto.
Mo' non è che voglio stare a puntualizzare, ma non è che una donna deve fare i figli. Una donna si degna di farne se li vuole, quando li vuole, come e con chi vuole.
E sui privilegi, mi chiedo in che paese vive Fini, visto che è sotto gli occhi di tutti che qui le donne che arrivano a posizioni di potere sono poche e spesso per farlo sono costrette a rinunciare o a ridimensionare il resto, venendo per questo rimproverate e giudicate duramente.
Non capita spesso di sentir dire di un uomo "eh, quello lì... ha messo da parte la famiglia per il lavoro, un pessimo padre e marito."
No, anzi.
L'uomo che "rinuncia" alla famiglia per la carriera è visto quasi come un eroe, uno che "l'ha fatto per la famiglia, per dargli qualcosa di più".
La donna, invece, è una che ha trascurato marito e figli, una da compatire e criticare.
Ammetto che poco tempo fa l'ho fatto anche io, quando la mia capa, appena finita la telefonata con la figlia tredicenne, mi ha detto "è difficile fare la mamma al telefono". E io (IO) ho pensato "eh, l'hai voluto tu..." e mi sono incazzata come una bestia, perché se IO ho pensato una cosa del genere di lei e non del capo maschio, vuol dire che un bel po' della merda che circonda gente come Massimo Fini ha sporcato anche me.

Ma è l'ultimo paragrafo che mi ha fatto completamente scapocciare:
"Non fan che provocare, sculando in bikini, in tanga, in mini (“si vede tutto e di più” cantano gli 883), ma se in ufficio le fai un’innocente carezza sui capelli è già molestia sessuale, se dopo che ti ha dato il suo cellulare la chiami due volte è già stalking, se in strada, vedendola passare con aria imperiale, le fai un fischio, cosa di cui dovrebbero essere solo contente e che rimpiangeranno quando non accadrà più siamo già ai limiti dello stupro. Basta. Meglio soddisfarsi da soli dietro una siepe."

Ecco, io su questo mi taccio. Molto meglio.

Fatto


Su faccialibro c'è un nuovo evento in corso "Questa volta votiamo tutti! Appello a chi non intende votare".
Io ho votato anche stavolta, come ogni volta.
Mi hanno insegnato che il diritto di voto è un diritto fondamentale in una democrazia e soprattutto è un dovere di tutti. E non solo perché c'è chi è morta perché tutti e tutte potessimo farlo (
Mara, ti ricordo ancora una volta che il diritto di voto per le donne è del 1946 e non del 1960).
Non votare vuol dire lasciare che altri decidano per noi.

Ecco, io sono andata a votare anche stavolta.
E per la prima volta da quando ne ho diritto, non ho votato "il meno peggio" e non mi sono "turata il naso".
Ho votato, convinta e fiduciosa, Sinistra Ecologia e Libertà.

E ora aspetto.

E' vero quello che dice Berlusconi: queste elezioni sono un test.
Sono un test per il governo, senza dubbio. Ma è anche un test per me, per capire meglio il paese e chi lo abita, per capire quanta merda gli italiani sono disposti ad ingoiare.

Sono curiosa di vedere, soprattutto, i risultati in Abruzzo, alla luce di quello che sta succedendo nel post terremoto.

sabato 27 marzo 2010

Mi dispiace...



Mi dispiace, ma io alle minacce a Berlusconi, a un gruppo di femministe anarchiche che manda bombe alla Lega non ci credo.
Non ci credo nemmeno un po'.
Sono malfidata, senza dubbio, ma è una coincidenza talmente perfetta che non può non puzzare.

Questa campagna elettorale per la destra è partita malissimo: il capo sta navigando nella merda, il suo primo alleato expostfascista ha preso talmente tanto sul serio il suo ruolo di presidente della Camera (e soprattutto di successore designato) che sta esagerando con gli appelli al buon senso. Gli avvocati non sanno più come negare che Mills e Berlusconi siano legati a doppio filo e quelle merde di giornalisti comunisti non si arrendono al silenzio imposto.
Se poi uno ci mette un coglione che va a mangiare un panino invece di consegnare le liste il quadro è ben drammatico.

E non basta parlare di "
gladiatori della libertà" che nel Lazio hanno il compito di evitare di far annullare schede nulle.
Ci vuole qualcosa di più.
E allora BUM!
Torniamo agli anni di piombo, aiuto aiuto! Votate il partito dell'amore!

Mi dispiace, ma io a sta roba non ci credo.
E come le Donne di Femminismo a Sud preferisco le
bombe alla crema (fritte, ovviamente).

venerdì 26 marzo 2010

In quei giorni lì...



Essendo io femmina,  è da quando ho tredici anni che combatto con il ciclo.
Dolori, fastidi, niente piscina, tonnellate di antidolorifici e bla bla bla.
Soprattutto combatto con gli assorbenti. O meglio, con le pubblicità degli assorbenti.
Una tragedia.
Secondo le pubblicità degli assorbenti “in quei giorni lì” noi diventiamo delle pazze spericolate o delle dementi che camminano guardandosi il culo nella speranza che non sia sporco (si, lo so, fa schifo anche a me).
Si inventano di tutto: assorbenti col verso giusto, quelli profumati, quelli a forma di tanga, quelli extra, quelli per la notte, quelli per il brunch e quelli che puoi scambiare per un rossetto tanto è carina la bustina.
Qualcuno addirittura ti ci scrive degli interessantissimi consigli: Lo sapevi che durante il ciclo ti puoi lavare i capelli e non è vero che se tocchi un fiore poi appassisce?

Ma cazzo, ci prendono per dementi?
Poi dicono che quando abbiamo il ciclo siamo nervose e incazzose, ma vorrei vedere voi ad essere bombardati di tali e tante cazzate.

Fanculo.

mercoledì 24 marzo 2010

Senza commento


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martedì 23 marzo 2010