mercoledì 29 aprile 2009

Papi

Forse sono io che sono bacchettona dentro pur facendo finta di no, ma credo che una ragazzina di 18 anni che chiama "papi" Berlusconi sia agghiacciante.

Berlusconi si è catapultato alla sua festa di compleanno e veniamo a sapere dalla festeggiata in persona che loro sono molto intimi, che lei lo chiama "papi", che lui "non le ha mai fatto mancare le sue attenzioni" e che quando lui ha un momento libero, lei accorre... ma forse sono io cattiva che vedo del marcio dove non c'è.

Certo l'intervista alla tipa fa accapponare la pelle.

Dice che Berlusconi è il suo secondo padre, che l'ha allevata.
Dice che lui le è stato sempre vicino, che lei lo ha consolato per la morte della sorella, che gli ha fatto tanti regalini per i compleanni, anche se è stato presente solo l'altro giorno.
Da brava giovane (bella, c'è da dire) berlusconiana, sogna di fare la showgirl, ma è "interessata di politica" e il suo motto sarà: "meno tasse più controlli".
Di papi Silvio dice «Lo adoro. Gli faccio compagnia. Lui mi chiama, mi dice che ha qualche momento libero e io lo raggiungo. Resto ad ascoltarlo. Ed è questo che lui desidera da me. Poi, cantiamo assieme».

Per le prossime regionali, comunque possiamo stare sereni, non si candiderà: «No, preferisco candidarmi alla Camera, al parlamento. Ci penserà Papi Silvio».
A cosa penserà esattamente?
Non è illegale "pensarci" in questo senso?

Mah, sicuramente sono io che sono cattiva.

Manipolazioni

Quindi anche Veronica è manipolata dalla sinistra. C'è da chiedersi per quale assurdo motivo una sinistra talmento potente da essere in grado di manipolare tutto e tutti, anche la moglie del premier, non faccia qualcosa di più utile al paese, ma tant'è.

"E' tutta una manovra della stampa di sinistra. Mi sembra che la situazione sia molto chiara, c'è una manovra montata dalla stampa di sinistra e dell'opposizione sulle nostre liste con notizie assolutamente infondate. Mi spiace che la signora abbia creduto alla stampa. Noi vogliamo rinnovare la nostra classe politica con persone che siano colte, preparate e che garantiscano la loro presenza a tutte le votazioni e che magari non siano maleodoranti e malvestite come altri personaggi che circolano nelle aule parlamentari candidati da certi partiti".

Quindi le tette grosse, i culi belli e le comparsate in tivvù non c'entrano niente.

Così è. Veronica è manipolata dalla sinistra.
Il paese abbocca.
E sono cazzi acidi per tutti.
Yeah.

Bella de papà tuo

Io ho un padre meraviglioso, anche se litighiamo spesso, ci mandiamo a cagare e siamo stati senza guardarci in faccia anche per un mese intero pur vivendo insieme.
So che mio padre per me farebbe ogni cosa. Mi chiedo se farebbe come il papà di Emanuela, che quando ha saputo che la luce dei suoi occhi non sarebbe stata candidata alle europee pur avendo seguito il corso del PDL (quello con Brunetta, credo), è andato a Palazzo Grazioli e ha provato a darsi fuoco.

Ma che c'avrà poi Emanuela meno delle altre? Fa anche un master a Publitalia, è psicologa...



Ultim'ora:
Mamma mi ha risposto: "Tuo padre dava fuoco a te se ti candidavi co' sta gente".
Meno male.

Veronica vs Silvio

Lei è un po' così. Sempre zitta, mai in primo piano, finché esplode quando la cazzata è proprio grossa.
Ricordiamo con un mesto sorriso la lettera della signora Lario a Repubblica dopo che suo marito disse alla Carfagna "se non fossi sposato, ti sposerei".
Certo, va detto che poi con Mara non c'ha provato, ma l'ha fatta ministro.
Ora, dopo le candidature femminili alle europee, di nuovo Veronica sbotta. Non ce la fa più.

Anche lei, come noi (e la cosa mi fa un po' impressione, lo ammetto), crede che candidare attricette, veline, tettute reduci da un reality sia un po' troppo. E' "ciarpame senza pudore".
Leggo sul Corriere le sue parole: «In Italia la storia va da Nilde Jotti e prosegue con la Prestigiacomo. Le donne oggi sono e possono essere più belle; e che ci siano belle donne anche nella politica non è un merito nè un demerito. Ma quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti».

Oddio, devo dire che accostare il nome della Prestigiacomo a quello della Jotti fa accapponare la pelle, ma per il resto non si può non essere d'accordo con lei.

martedì 28 aprile 2009

Al peggio non c'è mai fine...

E la politica italiana fa di tutto per non farcene dimenticare.
Quindi, dopo tettute televisive, indagati, condannati, incapaci e via così arriva pure il principe.

Dopo aver cercato di diventare simpatico all'italiano beota medio in "Ballando con le stelle" (programma cui partecipò una nudissima e scatenata Pivetti), ora Emanuele Filiberto sarà capolista dellUDC per la circoscrizione Nord Ovest insieme a quell'altro simpaticone di Magdi Cristiano Allam.
Lorenzo Cesa ha detto che «Emanuele Filiberto sarà una grande sorpresa della politica italiana ed europea. Ne sono convinto. E’ una persona straordinaria e capace. Siamo sicuri che andrà in Europa a difendere quello che ci sta più a cuore, cioè la difesa dell’identità cristiana e della famiglia, con grande capacità»
Anche Vietti (sempre UDC) è molto soddisfatto: «Da piemontese sono particolarmente lieto di questa candidatura che rappresenta un pezzo importante della nostra storia. I giudizi li lasciamo agli storici».

Da parte sua Emanuele dice spavaldo: «Mi impegnerò, come un giovane classe '72, al servizio del mio paese: la cosa che amo sopra ogni cosa».

Io, intanto, trattengo un conato di vomito e la rabbia.

lunedì 27 aprile 2009

Odio il Lunedì *

Sveglia alle 06.30 come al solito.
Rapida doccia, mi vesto al volo, caffè e salgo su IlPoderoso.
A Viale Trastevere piglio una buca che mi ha fatto bestemmiare con più gusto del solito contro il SindacoDegliAltri (Mai più buche e allagamenti, urlava in campagna elettorale...).
Sui sampietrini IlPoderoso mi pare strano, ma arriviamo al parcheggio senza troppi drammi.
Dimentico il badge, ma sono ottimista e tiro fuori la carta di identità.
Timbro alle 08.15 e comincio a lavorare.
Caffè alla macchinetta con un collega che mi offre biscotti al cioccolato.

Lavoro...
Tachicardia...
Tutto il giorno.
Dovrei andare dal meccanico per lasciargli la macchina, ma sto male e decido di tornare a casa e svaccarmi sul divano.

Inizia a diluviare.
Timbro l'uscita alle 17.20, mi metto la roba per la pioggia e rimonto su IlPoderoso, che però è peggiorato rispetto al mattino.
Sfido le intemperie, sopravvivo alle buche per strada e arrivo dal Dottore (il mio meccanico amatissimo) che mi cazzia perché ho la ruota a terra. Mi dice di lasciarglielo e andiamo dall'elettrauto per chiedere di fare un lavoro a Priscilla (la mia macchina). Lui non fa più questo lavori, ma ce n'è un altro in fondo alla via.
Domani mattina me la potrà fare.
Il Dottore mi dice di portare la macchina in zona e citofonare a sua madre per lasciare le chiavi.

Passo dai miei e mia madre mi chiede di comprarle le sigarette.
Piove,
Vado.
Recapito.
Mi avvio verso la fermata del bus.
Aspetto, monto, mi siedo, scendo, cambio bus al volo.
Ecco la mia fermata, la prenoto, la vedo.
CAZZO!
Le chiavi della catena della macchina -che è sotto casa mia- sono nelle chiavi del motorino -che sono dal Dottore.
Chiamo mia madre, non sente.
Scendo.
D I L U V I O.
A L L A G A M E N T O.

Chiamo mia madre, che non trova le doppie chiavi.
Attraverso la strada guadando il fiume e dopo 15 minuti sono sul bus in direzione contraria.
Arrivo dal Dottore, prendo le chiavi e torno alla fermata del bus.

Rientro alla base alle 20.30.

E la tachicardia mi sta uccidendo.

Non male come inizio settimana.



*Vasco

Io però non ci credo.

Tutti contenti perché finalmente Berlusconi e qualcuno dei suoi ha partecipato alle celebrazioni del 25 Aprile.
Sui giornali e in tivvù è tutto un gongolare.
"Finalmente Berlusconi ha capito... siamo contenti... meglio tardi che mai... pacificazione... festa di tutti... comune sentimento nazionale..."
Tutti contenti, insomma.

Ma voi ci credete?
Davvero secondo voi Berlusconi "ha riconosciuto il valore del 25 aprile" come ha detto la Finocchiaro?
No, perché io  non ci credo.
Berlusconi è, e lo dico fuori di ogni polemica politica, un paraculo. E infatti lui il 25 Aprile era in Abruzzo, per non esporsi troppo e restare in un luogo "amico", dove di certo non avrebbe ricevuto fischi e contestazioni.
Berlusconi ha detto che il 25 Aprile potrebbe cambiare nome e diventare "la festa della Libertà". Ha detto che lui della legge che vuole equiparare partigiani e repubblichini non sapeva nulla.

Davvero siamo sicuri che ne abbia riconosciuto il valore?