lunedì 8 giugno 2009

Come una sorsata di acqua fresca in un pomeriggio di Agosto...

Una cosa l’ho imparata.


Non si può cambiare.
Si può, e si deve, lavorare per migliorarsi ogni giorno, ma cambiare fino a snaturarsi mai.
Imparare ad accettarsi per come si è, cercando di diventare persone sempre migliori, ma senza perdere nulla di ciò che ci rende ciò che siamo, nel bene e nel male.
Imparare a dire no a chi ci chiede di essere diversi, a chi ci chiede di dimenticare quello che siamo e come lo siamo diventati. No a chi ci chiede di vestirci diversamente, di leggere altri libri, di guardare altri film, di ascoltare altra musica.


Io ho mille difetti, molti li conosco, altri li scopro piano piano. Ma non vorrei essere diversa. Ci sono voluti anni per accettarmi così come sono. Da brava adolescente ho odiato il mio corpo, ho pensato di non essere abbastanza simpatica, intelligente, interessante. Poi ho capito che a me questa persona che sono in fondo piace.


E ho capito che alla fine c'è sempre qualcuno cui andremo bene con tutte le nostre contraddizioni, coi nostri scazzi, con le nostre imperfezioni.
E sarà anche grazie a una persona così che capireno che non siamo poi così male.


E allora io bevo.

Europee 2009

Di solito dopo ogni elezione io mi incazzo, sbrocco, piango, smadonno.
Stavolta no.
Sono rassegnata. Vivo in un paese assurdo.
A quasi trent'anni devo prenderne atto.
Agli italiani va bene così.
Va bene stare con le pezze al culo, va bene essere disoccupati e senza prospettive. Va bene essere razzisti, essere governati da incompetenti, da fascisti ripuliti, da gente di dubbia moralità.

Ne prendo atto. Ma al prossimo che si lamenta degli stipendi ridicoli, dello sfascio della scuola e dell'Università, della disoccupazione e via discorrendo arriva un destro in piena faccia.

domenica 7 giugno 2009

Maturità

Mentre il padanissimo Bossi jr continua nella sua vita da semianalfabeta, a Napoli una ragazzetta Ucraina non potrà prendere il diploma di maturità, nonostante parli 6 ligue e abbia già un titolo di studio preso nel proprio paese.
Lei è clandestina e non ha il codice fiscale, indispensabile per poter dare l'esame.

Spero che queste elezioni europee possano dimostrare a lei e a chi ci governa, che noi siamo meglio di così.

venerdì 5 giugno 2009

Divieti.

E' chiaro come il sole che quando si vieta qualcosa, un modo per aggirare il divieto si trova.
Mio padre mi vietava di leggere i suoi fumetti di Manara. Quando ero sola in casa la prima cosa che facevo era leggerli tutti d'un fiato.
I miei mi vietavano di fumare. Io uscivo di casa con una scusa e invece di una sigaretta me ne fumavo tre.
Mi vietavano di andare in due in motorino e di farmi i piercing, io avevo sempre il casco per il passeggero e appena messo piede in Irlanda mi sono bucata il naso.
E via così.

E' un grande classico: i divieti vengono infranti.

Quindi se te vieti a una donna consapevole e convinta delle sue azioni di abortire usando la pillola, ci saranno decine di donne che sfideranno i peggiori effetti collaterali per sfuggire al divieto di cui sopra.

Ed ecco che si va in farmacia, si chiede un farmaco contro l'ulcera e si aspetta fiduciose che arrivi la controindicazione: contrazioni dell'utero e aborto quasi sicuro, con tutto quello che ne segue.
E ovviamente chi ne fa uso maggiore pare siano le donne immigrate.

Io continuo a difendere la 194 e il diritto di ogni donna di diventare madre solo se lo vuole.
E continuo a pensare che se c'è una legge, questa va applicata, perché ne va della nostra vita.

Ma si sa, qui la "vita" di un embrione vale molto di più di quella di una donna.

giovedì 4 giugno 2009

Liberazione

4 Giugno.
Sessantacinque anni fa Roma era di nuovo libera.

VIVA LA RESTISTENZA!
VIVA I PARTIGIANI!

mercoledì 3 giugno 2009

Art.7

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.


Così sta scritto nella nostra Costituzione obsoleta e filosovietica.
Ogni giorno l'Articolo 7 viene calpestato, insieme a parecchi altri.

Giorni fa un professore di un liceo di Cesena è stato sospeso per due mesi per aver chiesto ai suoi studenti se avrebbero scelto di avvalersi dell'ora di religione qualora la scuola avesse programmato anche una materia alternativa. Pare che l'11% abbia detto si, il 24% avrebbe preferito la storia delle religioni e il 65% lo studio dei diritti umani.


Ovviamente in un paese come il nostro una cosa del genere è talmente rivoluzionaria da richiedere l'intervento di un ispettore.



L'ispettore che si è recato a scuola per occuparsi della vicenda ha diffidato il docente dal fare conoscere agli alunni i risultati dell'indagine. Aggiungendo una nuova accusa: avere affisso nelle bacheche della scuola, durante il bombardamento di Gaza, cinque immagini di Handala (il bambino palestinese scalzo e sofferente) dopo aver usato "addirittura" la stampante della scuola. Iniziativa considerata "estranea ai suoi compiti professionali". (da Repubblica on line)


Bella cosa la libertà di pensiero.


 

martedì 2 giugno 2009

Internazionalismo! Rivoluzione!!

Lo si canta ai cortei. "Il proletariato non ha nazione! Internazionalismo! Ri-vo-lu-zione!!".
Illusi, il vero internazionalismo che ci libererà da Berlusconi è guidato da Murdoch, altro che proletari di tutto il mondo uniti. C'è un complotto della stampa mondiale contro il nostro presidente del consiglio e il padrone di Sky ne è parte.
Quei comunisti del Times si sono fatti "insufflare" dall'italica sinistra e continuano ad attaccare il premier.
Giorni fa sono stati manipolati dal piddì al punto di scrivere:
"L'aspetto più sgradevole del comportamento di Silvio Berlusconi non è che è un pagliaccio sciovinista, né che corre dietro a donne di 50 anni più giovani di lui, abusando della sua posizione per offrire loro posti di lavoro come modelle, assistenti o perfino, assurdamente, come candidate al Parlamento europeo. Ciò che è più scioccante è il completo disprezzo con cui egli tratta l'opinione pubblica italiana. Il senile dongiovanni può trovare divertente agire da playboy, vantarsi delle sue conquiste, umiliare la moglie e fare commenti che molte donne troverebbero grottescamente inappropriati. Ma quando vengono poste domande legittime su relazioni scandalose e i giornali lo sfidano a spiegare legami che come minimo suscitano dubbi, la maschera del clown cala. Egli minaccia quei giornali, invoca la legge per difendere la propria 'privacy', pronuncia dichiarazioni evasive e contraddittorie, e poi melodrammaticamente promette di dimettersi se si scoprisse che mente".
E insieme al Times parte all'attacco la stampa tedesca, francese, spagnola... Tutti uniti per dileggiare il nostro presidente, tutti malati di "invidia e odio politico".

Tutta colpa di Repubblica e delle toghe rosse, che non potendo continuare a parlare di P2, mafia, falso in bilancio, corruzione si attaccano a qualche scappatella.
Maledetti.