venerdì 3 ottobre 2008

Pora Daniela

Dice che ieri ad Annozero ha passato momenti bruttissimi, che è ancora scossa.
Gad Lerner ha "alzato il livello dello scontro", ricordando che lei è quella che disse che i clandestini li vuole prendere a calci nel culo e poi qualcuno del pubblico l'ha insultata: «Nella pausa pubblicitaria sono piombati da me, mi hanno insultata: "bastarda, delinquente, figlia di puttana, troia", con una tale violenza verbale che sono stata incapace di reagire sul momento».
Che poi come fanno a vivere questi clandestini, tutti col macchinone e pieni d'oro? C'è il rischio di un razzismo al contrario, altrochè.
(Carina sta cosa del razzismo al contrario, ci pensavo stamani mentre mi lavavo i denti).




clan|de|stì|no
agg., s.m.
AU
1a agg., fatto di nascosto, in segreto, spec. di ciò che viola le leggi vigenti o non ha l’approvazione di un’autorità: pubblicazioni clandestine, lotta clandestina, movimento c., bisca clandestina; lotto, totocalcio c., gestito illegalmente da privati invece che dallo stato
1b agg., coppia clandestina, amanti clandestini, coppia di amanti che si incontrano di nascosto perché tradiscono i rispettivi partner
2 agg., s.m., che, chi vive o si trova temporaneamente in clandestinità: immigrato, lavoratore c., che ha passato una frontiera illegalmente per trovare lavoro | che, chi è imbarcato di nascosto, senza regolare biglietto, su una nave o un aereo: passeggero c., c’è un c. a bordo | estens., che, chi viaggia su un mezzo di trasporto senza pagare


Che non significa necessariamente "delinquente":

de|lin|quèn|te
p.pres., agg., s.m. e f.
1 p.pres. ⇒delinquere
2a s.m. e f. TS dir., chi commette o ha commesso un fatto previsto dalla legge come delitto
2b s.m. e f. FO chi commette azioni illecite o criminose: arrestare un d., fermare una banda di delinquenti
3 s.m. e f. FO estens., persona malvagia o disonesta, mascalzone: avere un’aria, una faccia da d., agire, comportarsi da vero d. | fam. o scherz., briccone, birbante: quel ragazzino è proprio un d.!
4 agg. BU lett., colpevole: un gesto d.



Questo giusto perché, come disse Nanni Moretti, "le parole sono importanti".

NO AL RAZZISMO

Alla vigilia della manifestazione del 4 Ottobre contro il razzismo, apro il giornale e dopo l'aggressione a Milano, a Roma, a Ciampino e via discorrendo, leggo finalmente una buona notizia: Gentilini è indagato per odio razziale.

Lo vedrei bene a stendere l'asfalto, ma temo resterà un mio sogno.

Comunque, domani tutti in piazza, perché se l'Italia è un paese razzista, IO non lo sono e vado a dirlo a tutti.


http://4ottobre2008.bloog.it/

Finalmente!

Benedetto ha smesso di sfracassarci le palle sull'opportunità di morire tra dolori atroci, in una condizione che di umano e naturale ha veramente poco, per ricordarci che non dobbiamo usare metodi contraccettivi, perché così si snatura il senso ultimo del matrimonio che, per chi non lo sapesse NON E' condividere la vita con la persona che si ama, ma figliare, figliare, figliare.

Ecco, sto già meglio.

giovedì 2 ottobre 2008

Facce come il culo




LiberoLiberoLibero










Sulla scia di Gattaccio, tanto per far vedere chi è che si scandalizza per la vignetta di Biani, trovandola inopportuna, volgare, pericolosa.
E non mi sono nemmeno sbattuta troppo a cercare altre immagini, ma basta una ricerca rapida su google.


GuerreGiuste


Maestra, lo vedi Walter?


Povero Silvio, lui non fa niente, ma ci va sempre di mezzo.
Lui non insulta mai nessuno e tutti gli danno continuamente addosso.
E poi non si possono mica insultare così le istituzioni, cribbio!
E non ha mai detto che Veltroni è inesistente: è che come al solito le sue dichiarazioni vengono travisate e stravolte dalla stampa comunista.

Comunque, Travaglio ha fatto quello che ho iniziato a fare io ieri, quindi copio e incollo da Carta Canta, così non faccio la fatica di andarmi a cercare le esternazioni di Berlusconi.

"Prodi s'è salvato grazie all'amnistia e alla modifica dell'abuso d'ufficio. Quelle sì che furono leggi ad personam, quando lui doveva rispondere davanti a un gip dei finanziamenti che le sue Partecipazioni statali davano alla Dc".
(Silvio Berlusconi, 21 gennaio 2006. Per la cronaca, diversamente da Berlusconi, Prodi non s'è mai salvato per amnistia da alcun processo).

"Il passatempo di Prodi era svendere aziende pubbliche al suo amico De Benedetti".
(Silvio Berlusconi, 4 febbraio 2006).

"Per Prodi si è usata la stessa tecnica di Lenin e Stalin: quella dell'utile idiota: si prende una persona, la si mette lì e ci si nasconde dietro...".
(Silvio Berlusconi, La Stampa, 15 aprile 1995).

"Prodi è una foglia di fico".
(Silvio Berlusconi, 6 febbraio 1995).

"Prodi? Un leader d'accatto".
(Silvio Berlusconi, 22 febbraio 1995).

"Le ricette economiche di Prodi, quello che dovrebbe essere il leader delle opposizioni, sono risibili. Siamo a livelli di comicità pura".
(Silvio Berlusconi, 10 marzo 1995).

"Quelli del ribaltone, non sapendo a che santo votarsi, si sono attaccati alla faccia larga e paciosa di un dottor Balanzone - ero incerto se chiamarlo Giocondo - di un vecchio manager delle partecipazioni statali che si candida a leader".
(Silvio Berlusconi, 27 marzo 1995).

"Prodi è usato dai comunisti. E' di facciata, di comodo, è uno specchietto per le allodole, ma comanderà D'Alema".
(29 aprile 1995).

"Come fa uno come me che ha preso 10 milioni di voti e rappresenta il 50% degli italiani a mettersi sul piano di uno come Prodi che è stato solo il dinosauro di De Mita e il lottizzatore dell'Iri?".
(Silvio Berlusconi, 11 giugno 1995).

"Prodi è un burattino di D'Alema".
(Silvio Berlusconi, 2 settembre 1995).

"La Bindi e Prodi sono come i ladri di Pisa: litigano di giorno per rubare insieme di notte".
(Silvio Berlusconi, 29 settembre 1996).

"Il popolo sceglierà se farsi governare dal Polo e restare in Europa, oppure se farsi condurre sul pullman di Prodi verso il Nord Africa e magari verso un regime di sinistra capace di calpestare le leggi e i diritti dei cittadini".
(Silvio Berlusconi, 23 ottobre 1995).

"Il governo Prodi si comporta come il governo Mussolini quando chiese i pieni poteri nel 1926, e fu dittatura per vent'anni".
(Silvio Berlusconi, Ansa, 13 novembre 1996).

"Questo è un governo rosso shocking. Un esecutivo sempre più schiacciato verso sinistra con un Dna di Mosca".
(a proposito del governo Prodi, 16 ottobre 1997).

"Non mi sembra che certi simboli facciano migliorare la politica. Vale anche per l'Asinello: se proprio dovevano pescare nella Walt Disney, allora meglio la Banda Bassotti".
(Silvio Berlusconi a proposito del simbolo del nuovo partito prodiano dei Democratici, la Repubblica, 17 marzo 1999).

"Prodi è una maschera dei comunisti".
(Silvio Berlusconi a "Porta a Porta", 22 maggio 2003).

"Di Prodi penso tutto il male possibile".
(Silvio Berlusconi, Corriere della Sera, 1° dicembre 2004).

"Prodi in Europa ha remato sempre contro l'Italia coi figli, nipoti e nipotini rimasti qui".
(Silvio Berlusconi, il Giornale, 23 marzo 2005).

"Prodi è bollito".
(Silvio Berlusconi, 1° dicembre 2005).

"Prodi è una minestra riscaldata".
(Silvio Berlusconi, 19 dicembre 2005).

"Prodi ha svenduto la lira in cambio dell'euro".
(Silvio Berlusconi, 12 dicembre 2005).

Le donne brutte tutte a casa

Quindi Ramona Badescu sarà consigliere del SindacoDegliAltri...
Va bene, basta essere Rumena per avere qualcosa da dire sul delicato tema della sicurezza della città. Va bene, lei è laureata e paga le tasse in Italia.
Anche io, ma a me manca qualcosa. Fino ad oggi  non capivo. Pensavo di non essere abbastanza colta, abbastanza intelligente, abbastanza preparata.
Invece no. Il mio problema è la mancanza di gnoccheria.

«Io penso che una donna bella ha il dovere davanti a Dio di dare più degli altri, perché è stata fortunata e ha avuto tanto. Anzi, io metterei solo donne belle al potere, perché hanno una marcia in più».

Ecco perché nonostante una laurea e una discreta "cultura generale" io faccio l'impiegata a 1000€ al mese e non sono e non sarò mai al potere.

O forse potrei farmi consigliare dal presidente del consiglio un buon chirurgo plastico.

mercoledì 1 ottobre 2008

Apologia del fascismo

Non ce ne siamo accorti solo noi e le stronzate di Abbiati hanno se non altro avuto il merito di accendere (?) il dibattito.
I giovani di destra si tatuano la svastica, il gladio, il fascio littorio e nei mercatini spopolano i gadget fascisti. Qualcuno (tipo a Leonessa, Rieti quest'Estate), mette un cartello che recita più o meno "Non è politica, ma collezionismo" tra un'aquila nazista e un mascelluto Mussolini.

Eppure esiste la Legge Scelba, che trale altre cose vieta l'apologia del fascismo. Inoltre la Legge Mancino
La legge condanna anche "chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o entico, ovvero incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi".  Viene spontaneo chiedersi allora cosa ci facciano liberi e felici personaggi come (e cito giusto i primi che mi vengono in mente) Borghezio o Gentilini.
E proprio per questi motivi la Lega e la destra chiedono a più riprese di abolirla.

Io conosco la storia, ho ascoltato, letto, studiato, quindi, a differenza del SindacoDegliAltri, condanno il fascismo come male assoluto fin dal suo primo apparire. A proposito, vorrei chiedere al SindacoDegliAltri se le squadracce che hanno ammazzato Matteotti facciano parte del male relativo o di quello assoluto...
Comunque, vorrei sedermi a un tavolo con uno di questi ragazzini che girano col faccione del duce tatuato e chiedere di raccontarmi qualcosa sulla storia d'Italia dal 1919.
Così, senza pregiudizi, giusto per sapere.
ha introdotto una norma che dovrebbe permettere di punire chiunque "in pubbliche riunioni compia manifestazioni esteriori od ostenti emblemi o simboli propri o usuali delle organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi" fascisti o razzisti. E' stato grazia a questa legge, ad esempio, che è stato possibile punire quei tifosi che allo stadio sventolavano la bandiera col fascio littorio.