Chiara Ferragni devolverà il suo compenso per Sanremo (che non ho controllato a quanto ammonterà, ma presumo sia più di quanto io potrò guadagnare nei prossimi 5 anni) all'associazione Di.Re - Donne in Rete contro la violenza.
È solo per farsi pubblicità!
La vera beneficienza si deve fare in silenzio!
Ora, posto che io non credo che Ferragni abbia bisogno di farsi pubblità donando soldi a un'Associazione antiviolenza, se anche fosse, sticazzi. Lei ha tirato fuori i soldi. Soldi che alle associazioni che si occupano di violenza sulle donne mancano, soldi che le istituzioni paiono fare sempre un'enorme fatica a tirar fuori nei loro bilanci.
Inoltre (ma credo di averlo detto già mille altre volte), Ferragni arriva a un "pubblico" di ragazzine e ragazze che spesso a noi ci schifa, che non ci capisce e che non capiamo. Soprattutto arriva a un numero di ragazzine, ragazze e donne che noi se lo sognamo la notte. Quindi sticazzi pure della beneficienza silenziosa. Ferragni che parlerà di violenza di genere a Sanremo lo farà a migliaia (milioni? Boh, non so quanta gente guardi Sanremo) di persone, donne, uomini, ragazze e ragazzi.
Ci sputiamo sopra? Non mi pare il caso.
Poi, oh, se vogliamo fare un discorso su capitalismo, cultura dell'immagine, (sovra)esposizione della propria vita privata e tutto il resto per me va bene, eh. Avrei un sacco di cose da dire, giuro. E Ferragni non ne uscirebbe bene.
Non è femminista come piace a noi? Non è una vera attivista, una dura e pura?
Probabile. Sicuro, anzi.
Ma, per ora, credo vada bene così.
P.S. + Ferragni - Terragni