giovedì 19 novembre 2020

Cose da mettere in conto.

Ne "Le beatitudini" Rino Gaetano cantava "Beato il sesso libero, se entro un certo margine".

Il margine, stando alle cronache e ai tanti discorsi che si possono sentire in giro, sembra riguardare soprattutto le donne.

Guccini lo spiegava benissimo in "Piccola storia ignobile": "come farai a dirle che nessuno ti ha costretta, o dirle che provavi anche piacere?"

Le donne per bene non possono e non devono provare piacere nel sesso, tantomeno essere disinibite, soprattutto le donne per bene.  

E le maestre.

 

 
Perché se sei una donna per bene (o una maestra) non solo non puoi godere del sesso, figuriamoci fare filmati un po' zozzi col tuo compagno. 

I motivi sono molteplici: innanzi tutto le donne per bene certe cose non le fanno, e poi devi "mettere in conto" che il compagno con cui hai condiviso sesso e filmino potrebbe girare le tue/vostre immagini nella chat del calcetto. Per una "goliardata da uomo", per ridere con gli amici, per bullarsi di quanto sei disinibita, per umiliarti, per punirti.

Se sei una donna devi mettere in conto che la tua vita sessuale potrà non solo smettere di essere privata, ma potrà anche farti licenziare. E la colpa sarà solo tua perché, come è successo a Torino, non era proprio possibile Maestra licenziata per il video hard su Whatsapp al fidanzato | a Torino
credere che una donna per bene, addirittura una maestra facesse certe cose e soprattutto è "intollerabile" che le faccia un che si occupa di bambin*!

Le maestre d'asilo, lo sanno tutt*, certe cose non le fanno. Non fanno sesso, non mandano foto intime ai propri compagni/fidanzati/trombamici. Certe cose te le insegnano proprio all'Università, è tra i primi esami. Niente sesso se sei una maestra. Ché si rischia di turbare i/le bambin*.

E soprattutto i loro genitori, che possono accettare tutto, ma non che una donna libera e che vive il sesso in maniera gioiosa entri in una classe.

Ricordate, amiche, quando mandate le vostro fotine un po' zozze ai vostri compagni/fidanzati/trombamici, dovete "mettere in conto" che tutto potrà finire in qualche chat, su facebook, ovunque in rete. 

Tiziana Cantone, per esempio, si è ammazzata perché "non aveva messo in conto" che la sua vita sessuale sarebbe diventata "virale".

Le centinaia di vittime di revenge porn hanno la vita rovinata perché "non avevano messo in conto".

Ricordate in particolare voi, amiche insegnanti, che i bravi papà, dopo aver visto le vostre immagini, e averle commentate dopo una partita di calcetto, magari dopo essersi fatti una sega, potrebbero mandare tutto alle brave mogli, per "metterle in guardia", perché "non potevo credere che una maestra potesse comportarsi così". 

E potreste perdere il lavoro. E chiaramente sarebbe solo colpa vostra, che vi ostinate a credere che certe immagini debbano restare tra voi e la persona cui le avete mandate. Mi chiedo come possiate essere così sprovvedute e ingenue, amiche mie.

La mia speranza è che la maestra di Torino faccia quello che nel gergo leale si chiama "culo a strisce" a tutte e tutti le/i protagonisti di questa storia. Nessuna/o esclusa/o.


Le “

 E

1 commento:

Sproloquia pure tu.