mercoledì 13 marzo 2019

Inutili.

L'assessore alla cultura (sì. Assessore alla cultura) di un comune nel mantovano Manlio Paganella ha detto che "si nasce donne fertili, si nasce donne inutili".

Inutili.

Non mi interessa sapere in che contesto abbia detto quella frase, non è importante.
È importante che abbia detto proprio quella parola lì, che per lui sia accettabile usare l'equazione infertile = inutile.

Le donne non fertili sono inutili, incapaci di dare figli alla patria, incapaci di adempiere al solo ruolo che la società ha pensato per loro: essere madri. 
Ed essere, ovviamente, un certo tipo di madri.
Perché per uno che pensa che una donna che non può avere figl* sia inutile, le sole madri accettabili sono quelle che si sacrificano, che si annullano, che vivono solo in funzione dei propri figli e figlie.

Le donne che invece scelgono di non essere madri, ovviamente, non sono contemplate. Quelle devono avere qualcosa che non va, perché le donne, tutte le donne, vogliono essere madri. Devono volerlo!

Quello che mi preme è sottolineare ancora e ancora la parola scelta da Paganella per le donne infertili: inutili.

inùtile agg. [dal lat. inutĭlis, comp. di in-2 e utĭlis «utile»]. – 1. a. Che non dà alcuna utilità o vantaggio: spese i.; quante parole i.!una macchina ormai i., un utensile divenuto i., che è ormai inservibile perché guasto o per altri motivi; stragimassacri i., quelli della guerra, quando non rechino alcuna utilità per la condotta delle operazioni e per la soluzione del conflitto. Riferito a persona: esseresentirsi i.; credo ormai di essere iquila tua presenza è i.; in partic., di chi non è buono a nulla (per incapacità o per inerzia abituale): un collaboratore i.; gente i., di nessuna utilità per il suo ambiente o per la società; bocche i., persone che mangiano il pane a ufo, oziose. b. Superfluo: il tuo avvertimento è i., lo sapevo giàprendere iprecauzioni. Con la negazione, non i., non soltanto utile ma opportuno, necessario: raccomandazioni non i.; non sarà iricordareripetere, e sim. c. Inefficace, che non produce il risultato voluto o sperato, che rimane senza effetto: rimedî i.; la cura si è dimostrata i.operafatica i.; un viaggio i.; i miei sforzi sono riusciti i.con luiogni discorso è i.; rimproveripreghiereminaccetutto fu inutile2. Sostantivato con valore neutro, in funzione di predicato nominale di una prop. soggettiva: è iche t’affanni tantoè idirglielotanto continuerà a fare di testa sua. In frasi assolute, esprime scoraggiamento, o rassegnazione di fronte a cosa che appare inevitabile, a una situazione che non può esser mutata: è i., non ce la faccio piùè i., non ci riuscirete maiè i., bisogna sopportarlo! ◆ Avv. inutilménte, senza alcuna utilità, senza risultato: spendere inutilmente il proprio denarosprecare inutilmente il tempotentareparlarearrabbiarsi inutilmente.

Inservibili, incapaci di dare qualche vantaggio, superflue, buone a nulla, inefficaci.


Io ho avuto due bimbi nati con la PMA e nei centri dove sono stata con mio marito ho incontrato tante coppie, alcune tristi, sconsolate, rassegnate. Ho parlato con altre donne e tutte noi avevamo qualcosa da dire sul nostro essere lì. Alcune l'hanno presa molto male, altre, come me, erano più fataliste, altre ancora talmente tanto motivate da farti pensare che ce l'avrebbero fatta sicuramente.

Quello che ho imparato è che per chi vuole avere figl* la difficoltà e a volte l'incapacità di riuscirci non è una notizia che si accoglie con calma gioiosa. 

C'è chi il "lutto per la mancata genitorialità biologica" (lo chiamano così quando non riesci a far figli "normalmente" o con l'aiuto della PMA) non riesce a superarlo mai. 
E certo sapere che la società ti giudica inutile non è proprio un grosso aiuto.

Dicono che questa uscita (infelice parecchio, ma non nuova né isolata nel panorama politico del paese) sia "roba da medioevo".

No, non è medioevo, è violenza.

Dire ad una donna che se non fa figl* è inutile è violenza.
Vuol dire negarle dignità di esistenza al di fuori di un ruolo che non tutte vogliamo ricoprire.

Ribelliamoci anche a questa violenza, alla violenza di una società patriarcale e maschilista che ha pronta a per noi una vita già scritta, che ogni giorno ci umilia, ci deride, ci sminuisce e che da noi si aspetta anche un "grazie".



3 commenti:

  1. quell'assessore è un dannato imbecille

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  2. Quell'assessore è nato donna infertile e doona inutile. È evidente che tale definizione gli calza a pennello

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