[C'ho il momento polemico. E sono furiosa.]
Leggo
e ascolto gente indignata per quello che è stato detto delle due ragazze uccise
mentre viaggiavano sole.
Leggo
e ascolto gente indignata perché "in Sudamerica" davanti a
quell'orrore ci si è molto soffermati sulle colpe delle
ragazze: viaggiavano sole, si sono fatte ospitare da due uomini, in fondo se la
sono cercata.
Ora
andate su google, su facebook, su un qualsiasi sito di notizie, su qualche
blog.
Cercate
un qualsiasi articolo su un qualsiasi femminicidio o violenza in casa nostra.
Andatevi
a leggere i commenti dei nostri e delle nostre connazionali.
Rileggete
anche quello che avete scritto voi, tante, troppe volte.
Ricordatevi
di tutte le volte che davanti ad una storia del genere avete pensato "e
però, pure lei...", di tutte le volte che avete giudicato una donna per
come era vestita.
Poi
sputatevi in faccia.
Sempre, sempre la colpa è nostra.
Nostra se siamo stuprate.
Nostra se siamo picchiate.
Nostra se siamo uccise.
Non possiamo viaggiare sole.
Non possiamo uscire la sera.
Non possiamo vestirci come vogliamo.
Non possiamo fidarci.
Non dobbiamo, soprattutto.
Altrimenti, poi, se poi ci ammazzano la colpa è nostra.
Colpevolizzare la vittima, sempre e comunque.
Maria e Marina, mie sorelle.
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