Il mio primo ciclo, mi contraddistinguo per la mia solita fortuna, mi è
venuto d'estate mentre ero in vacanza.
Non ricordo esattamente quanti
anni avessi ma sicuramente più di 12.
Cosa fossero le mestruazione lo
sapevo già da anni e a tutte le mie coetanee erano già venute, ma
continuavo a sperare di essere l'eccezione che conferma la regola e
invece un bel giorno rientrando dal pranzo trovai il costume sporco di
rosso. Io, da inguaribile ottimista, sperai per un'altra ora di essermi
solo sporcata con il sugo della pasta. Fui tuttavia costretta ad andare
da mia madre a dirle che era il caso di andare a prendere gli
assorbenti. Umiliatissima, visto che oltretutto eravamo con il mio
patrigno, che all'epoca detestavo cordialmente.
Il ricordo più nitido che tutt'ora ho era il trucco escogitato per non
far vedere al povero uomo in questione gli assorbenti: mi cambiavo,
mettevo l'assorbente sporco ben impacchettato sul davanzale esterno
della finestra del bagno e poi facevo, di corsa e con indubbia
nonchalance, il giro del bungalow per recuperarlo e buttarlo in un
qualunque cestino esterno del villaggio.
La scena migliore fu quando mia
madre scoprì questo espediente e tentò, inutilmente peraltro, di
convincermi che le mestruazioni fossero una cosa del tutto naturale
sottolineando che "ce le ha anche la Maya! Più naturale di così" (la
Maya era l'adorabile boxerina che avevamo all'epoca) al che la mia
risposta fu furiosa "hanno le mestruazioni anche le ratte? e allora
voglio essere un ratto!!!".
Vi lascio immaginare la faccia allibita di
mia madre.
Quando mi fui calmata (ossia dopo un mese o due) ridacchiando mi disse
che comunque mi era andata meglio che a una sua cugina a cui veniva
regolarmente impedito di lavarsi qualunque parte del corpo tranne le
mani e le parti intime per tutta la durata del ciclo.
La cosa dei ratti è stata impagabile. E ha evidenziato serie lacune nelle conoscenze etologiche di mia madre.
La cosa dei ratti è stata impagabile. E ha evidenziato serie lacune nelle conoscenze etologiche di mia madre.
Per raccontare le vostre prime mestruazioni: ritentasaraipiufortunato@outlook.it
La vita ha sempre il suo sorriso.
RispondiEliminaMaurizio