"In Italia, data la maggiore influenza avuta dalla cultura marxista e la quasi assenza di una cultura liberale, si è protratta più a lungo, in una parte dell’opinione pubblica e della classe dirigente, la priorità data alla rivendicazione ideale, su basi di istanze etiche, rispetto alla rivendicazione pragmatica, fondata su ciò che può essere ottenuto, anche con durezza ma in modo sostenibile, cioè nel vincolo della competitività. Questo arcaico stile di rivendicazione, che finisce spesso per fare il danno degli interessi tutelati, è un grosso ostacolo alle riforme. Ma può venire superato. L’abbiamo visto di recente con le due importanti riforme dovute a Mariastella Gelmini e a Sergio Marchionne. Grazie alla loro determinazione, verrà un po’ ridotto l’handicap dell’Italia nel formare studenti, nel fare ricerca, nel fabbricare automobili."
Mario Monti.
Mario Monti.
suicidiamoci, va.
RispondiEliminaOk, è tutto giusto. Almeno non mette la fica in piazza e non si fa le leggi "ad personam" (speriamo!).
RispondiEliminaOggi, solo per oggi, voglio sorridere.
Non ce la faccio, Luz. Almeno in questo m'hanno sconfitta: non so più gioire delle piccole cose.
RispondiEliminaE ora saranno cazzi amari
arguzia, l'importante è che i "cazzi amari" sia veramente per TUTTI fino ad oggi erano Solo per NOI.
RispondiEliminaappunto... Gelmini e Marchionne.
RispondiEliminaNo comment.