Riflettevo (!!!) ieri sull’incapacità di moltissimi “capi” di capire che a noi poveri sottoposti spesso serve ben poco per essere “felici” sul lavoro.
Non riesco a capire cosa impedisca loro di immaginare che una semplice pacca sulla spalla o un “ben fatto” detto al momento giusto possano aiutare molto chi si fa il culo come un secchio ogni giorno per due lire. Certo, un aumento di stipendio o un passaggio di livello sarebbero decisamente meglio, ma da qualche parte bisogna pur partire.
Soprattutto mi lascia sconcertata il fatto che nessuno sembri rendersi conto che siamo noi alla base della piramide che in qualche modo mandiamo avanti gli uffici.
Voglio dire, il Capo è quello che firma la pratica e prende accordi, ma chi ha preparato la pratica e seguito i passaggi che porteranno all’accordo, probabilmente è un impiegato che non ha fatto altro che il suo lavoro.
Insomma, il SindacoDeStoCazzo o chi per lui è quello che inaugura le nuove costruzioni, ma chi ne ha permesso l’esistenza è solo un lavoratore e magari sarebbe bene ricordargli ogni tanto che è stato bravo a fare quello che doveva.
Nel vecchio ufficio sono stata proprio la base della piramide.
Il mio era un lavoro terribilmente semplice e atrocemente frustrante, ma senza quello il lavoro di tutti sarebbe stato fortemente rallentato se non reso impossibile.
E mai, nemmeno una volta, mi è stato detto “ben fatto”.
È così difficile capire che a furia di fare così uno si stanca, si stressa e anche il suo lavoro e la sua produttività ne risente?
Ah, quante riflessioni nascono da un paio di Peroni.
«Io voglio un tetto per ogni famiglia, del pane per ogni bocca, educazione per ogni cuore, luce per ogni intelligenza» (Bartolomeo Vanzetti) E' piuttosto ovvio che questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7-3-2001 (ma davvero tocca scriverlo?)
venerdì 5 marzo 2010
Riflessioni
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Sono ottime riflessioni.
RispondiEliminaGrazie mille per il commento, CIAO!!! :-D
E' vero, il lavoro è una piramide e i lavoratori sono la base ma, purtroppo, tutti i capi vivono la piramide come una piramide rovesciata. Il guaio italiano è che se arriva un refolo di vento che fa oscillare la piramide anzichè sostituire il vertice si tende ad alleggerire la base.
RispondiEliminaMa infatti.
RispondiEliminaA me basta un "bravo" o un "ben fatto" quando me lo merito, per produrre il doppio per tutta la settimana!
Questi qua sono ancora all'idea ottocentesca che la produzione si ottenga con la frusta, non colgono nemmeno queste sottigliezze psicologiche "a costo zero", e non a caso tutto il mondo ci sta scavalcando.
Sabato 6 Marzo a Milano ci sarà una grande manifestazione contro il razzismo, il No Razzismo Day. Una manifestazione per affermare con forza che l’unica razza esistente su questo pianeta è quella umana. I canali ufficiali di informazione non hanno dato nessuno spazio all'iniziativa, e sono quegli stessi che ogni giorno presentano gli stranieri come la causa di tutti i mali che affliggono il nostro paese. Vi chiedo di farvi portatori di questa causa diffondendo il più possibile la notizia ad amici e conoscenti.
RispondiEliminaUn sentito ringraziamento al Blog Ci Riprovo per la collaborazione.