Leggo nella cronaca di Milano de La Repubblica on line che in città c'è un nuovo bus.
Ha le grate ai vetri e serve per l'identificazione dei pericolosi clandestini che invadono le nostre città e attentano alla nostra sicurezza.
Gli stranieri (perché non è che se sei clandestino ce l'hai scritto in faccia) vengono chiusi in questi autobus, vengono identificati e se sono senza documenti vengono prontamente portati al commissariato.
Trentadue agenti divisi in tre turni. Vigili che, mentre gli uomini di Atm multano chi viaggia gratis, fanno quello che devono fare. Un tram dopo l’altro, uno straniero alla volta. Ieri mattina, la prima uscita dall’avvio dei processi ai clandestini, è andata bene: 120 multe staccate e dieci stranieri portati in centrale. Ci si apposta alla fermata, si chiedono i documenti agli stranieri e se non li hanno li si carica sul "bus-galera". È lo stesso tipo di autobus usato per scortare allo stadio i gruppi ultrà. Gli agenti lo chiamano "Stranamore", "perché ricorda il camper su cui Alberto Castagna negli anni Novanta faceva piangere gli innamorati in tivù", ride un agente.
Insomma, sale il controllore, ti controlla il biglietto e se non hai i documenti interviene prontamente il pizzardone che procede all'identificazione.
Ovviamente non tutti gli stranieri fermati sono clandestini, ma questo all'ariano pizzardone (mi dicono che in padano si chiamano "pinguini") non interessa, meglio prenderli tutti, poi si vedrà.
La cosa puzza parecchio di vecchio.
Sa tanto di rastrellamento.
Ma guai a dirlo, si potrebbe essere presi per degli anti italiani amici dei terroristi, possibilmente comunisti, puzzolenti e mal vestiti.
Ha le grate ai vetri e serve per l'identificazione dei pericolosi clandestini che invadono le nostre città e attentano alla nostra sicurezza.
Gli stranieri (perché non è che se sei clandestino ce l'hai scritto in faccia) vengono chiusi in questi autobus, vengono identificati e se sono senza documenti vengono prontamente portati al commissariato.
Trentadue agenti divisi in tre turni. Vigili che, mentre gli uomini di Atm multano chi viaggia gratis, fanno quello che devono fare. Un tram dopo l’altro, uno straniero alla volta. Ieri mattina, la prima uscita dall’avvio dei processi ai clandestini, è andata bene: 120 multe staccate e dieci stranieri portati in centrale. Ci si apposta alla fermata, si chiedono i documenti agli stranieri e se non li hanno li si carica sul "bus-galera". È lo stesso tipo di autobus usato per scortare allo stadio i gruppi ultrà. Gli agenti lo chiamano "Stranamore", "perché ricorda il camper su cui Alberto Castagna negli anni Novanta faceva piangere gli innamorati in tivù", ride un agente.
Insomma, sale il controllore, ti controlla il biglietto e se non hai i documenti interviene prontamente il pizzardone che procede all'identificazione.
Ovviamente non tutti gli stranieri fermati sono clandestini, ma questo all'ariano pizzardone (mi dicono che in padano si chiamano "pinguini") non interessa, meglio prenderli tutti, poi si vedrà.
La cosa puzza parecchio di vecchio.
Sa tanto di rastrellamento.
Ma guai a dirlo, si potrebbe essere presi per degli anti italiani amici dei terroristi, possibilmente comunisti, puzzolenti e mal vestiti.